BOM #68 – Cosa nascondi in quel marsupio?

In questo episodio, ci immergiamo in due storie tanto inquietanti quanto emblematiche. La prima è ispirata alla trama del film Il Collezionista di Ossa, ma con un twist italiano: nel 2007, a Roma, il ritrovamento di uno scheletro durante un incendio si rivela un enigma intricato. Le indagini portano alla scoperta di ossa appartenenti a cinque persone diverse, tutte vittime di una misteriosa figura ribattezzata “Il Collezionista di Ossa di Benton County”. Un cold case che sfida ogni logica e lascia più domande che risposte. Il secondo caso ci conduce a Ladispoli, nella tragica vicenda di Marco Vannini, un giovane pieno di sogni, ucciso da un colpo di pistola in circostanze avvolte dal mistero. Attraverso testimonianze, intercettazioni e una lunga battaglia legale, ripercorriamo i fatti di quella terribile notte del 2015 e le ombre che ancora aleggiano sulla famiglia Ciontoli. Due storie, due facce della crudeltà umana, accomunate da segreti, bugie e un senso di giustizia che tarda ad arrivare. Ascoltalo ora! Le Fonti Il collezionista di ossa Marco Vannini

BOM #67 – Non c’erano segnali?

In questo episodio, esploriamo due casi tanto diversi quanto inquietanti, accomunati da un tragico epilogo e da molti interrogativi ancora aperti. Shanda Sharer, una ragazza di appena 12 anni, fu vittima di un crimine orribile e senza precedenti, uccisa brutalmente da quattro adolescenti nel 1992. Un atto di violenza che ha scioccato l’opinione pubblica e continua a far discutere per la sua brutalità e le motivazioni che lo hanno generato. Brandon Swanson, invece, scomparve nel nulla nel 2008 dopo un incidente in macchina e una misteriosa telefonata ai suoi genitori. Le sue ultime parole, “Oh, shit!”, restano un enigma, lasciando dietro di sé solo supposizioni e indagini senza esito. Due storie che sollevano domande sulla natura umana e i misteri che circondano la perdita e la scomparsa. Ascoltalo ora! Le Fonti Shanda Sharer Brandon Swanson

BOM #66 – Non hai sentito niente? Live @ Bologna

Due storie oscure, due crimini che scuotono Bologna: l’omicidio irrisolto di Stefano Gonella e il brutale assassinio di Dino Reatti, legato alla controversa figura della “Vedova Nera”. Stefano Gonella, giovane portiere di notte di Bergamo, venne ucciso a coltellate nella sua casa nel 2006. Un delitto misterioso, senza colpevoli né movente chiaro, che lascia un’identità sfuggente: quella di un uomo dai capelli lunghi visto fuggire dalla scena. Nonostante anni di indagini e nuove tecnologie investigative, il cerchio si stringe solo su due utenze telefoniche sospette. Resta il mistero: chi era l’assassino, e perché ha colpito? Dino Reatti, artigiano di Anzola dell’Emilia, fu massacrato a sprangate nel 2013. Un delitto efferato che ha portato alla condanna della moglie, Sonia Bracciale, ritenuta mandante. Conosciuta come la “Vedova Nera”, è stata accusata di aver orchestrato l’omicidio con il compagno e un amico, ma ha sempre proclamato la sua innocenza. La sua difesa, basandosi su ritrattazioni e nuove prove, tenta un ultimo ricorso in Cassazione per ribaltare la sentenza definitiva. Due crimini diversi ma ugualmente inquietanti: ombre che continuano a tormentare Bologna e lasciano domande senza risposta. Ascoltalo ora! Le Fonti Stefano Gonella Dino Reatti

BOM #65 – Tutto secondo i piani? Live @ Milano

Nel 1984, l’omicidio di Francesco D’Alessio, rampollo romano e viveur della Milano da bere, scosse la città. Fu ucciso dalla modella americana Terry Broome, esasperata dalle umiliazioni subite dall’uomo. Tra intrighi, alcol e droga, il caso rivelò il lato oscuro di una Milano glamour, con Broome condannata ma rilasciata nel 1992 dopo una riduzione della pena. Tornando al 1958, Milano fu teatro della celebre rapina di via Osoppo. Una banda ben organizzata bloccò un portavalori, rubando 114 milioni di lire senza spargimenti di sangue. I membri furono però arrestati grazie a un dettaglio trascurato: tute abbandonate in un fiume prosciugato. Un colpo perfetto, ma con un errore fatale. Ascoltalo ora! Le Fonti Francesco D’Alessio La Rapina di Via Osoppo

BOM #64 – Dovevi proprio prenderti tutto? Live @ Milano

Due donne, due storie diverse ma unite da un tragico epilogo. Il 5 gennaio 1987, Lidia Macchi, una giovane studentessa piena di vita, scompare dopo una breve visita all’ospedale di Cittiglio. Il suo corpo verrà ritrovato due giorni dopo, brutalmente assassinato con 29 coltellate, in una zona isolata vicino alla ferrovia. Un mistero intricato, che solleva domande sulla dinamica del delitto e sul perché quella vita promettente sia stata spezzata così crudelmente. Qualche anno dopo, nella notte tra il 19 e il 20 dicembre 1989, Adriana Levi, elegante e raffinata antiquaria milanese, viene trovata senza vita nella sua casa di Corso Magenta. Sopravvissuta alla guerra e ai campi di concentramento, Adriana muore in un apparente tentativo di rapina. Ma i dettagli della scena del crimine – dall’allarme riattivato in modo sospetto, ai gioielli rimasti intatti – sembrano raccontare una storia diversa. Cosa lega queste due donne, oltre all’ombra dell’orrore? E come mai, nonostante anni di indagini, entrambe le storie continuano a sollevare più domande che risposte? Un viaggio tra piste incerte, ricordi sbiaditi e dettagli che sfuggono, per raccontare due dei casi più enigmatici della cronaca italiana. Ascoltalo ora! Le Fonti Lidia Macchi Adriana Levi

BOM #63 – Dovremmo crederti? Live @ Roma

I misteri di Annarella Bracci e Maria Martirano: storie di scomparse e omicidi che sconvolsero l’Italia. Due casi lontani nel tempo e nello spazio, ma uniti da un elemento comune: la violenza e il mistero che hanno segnato intere comunità. Annarella Bracci, una bambina di soli 12 anni, scomparve nel 1950 nella borgata romana di Primavalle. Le sue ricerche, inizialmente trascurate, culminarono tragicamente con il ritrovamento del suo corpo in un pozzo. Un caso che sconvolse la capitale e rivelò le difficoltà di un’Italia del dopoguerra. Maria Martirano, moglie del geometra Fenaroli, fu vittima di un delitto che divenne noto come il “Mistero di via Monaci”. Un omicidio intricato che coinvolse intrighi familiari, polizze assicurative e un sicario. Scopri le dinamiche, i sospetti e le verità che hanno segnato questi due crimini. Ascolta l’episodio ora su Spotify, Apple Podcasts e tutte le piattaforme. Ascoltalo ora! Le Fonti Annarella Bracci Maria Martirano

BOM #62 – É successo fuori dal bar? Live @ Como

In questo episodio esploriamo due tragici casi che hanno scosso il lago di Como e l’Italia intera, lasciando dietro di sé interrogativi ancora irrisolti. La notte tra l’8 e il 9 febbraio 1982, il corpo di Edi Copes, un ragazzo di 17 anni, viene ritrovato in un fossato vicino al Ponte del Passo. La morte viene archiviata come un incidente, ma molte incongruenze, tra cui testimonianze di pestaggi e minacce, fanno emergere l’ipotesi di un omicidio. La famiglia di Edi, insieme a giornalisti come Matteo Viviani, continua a cercare la verità, nonostante l’assenza di indagini approfondite sui sospettati dell’epoca. Dalla cronaca degli anni ’80 passiamo a un caso altrettanto inquietante del 2002. Chiara Bariffi, 30 anni, scompare misteriosamente la notte del 30 novembre. Il suo corpo viene ritrovato tre anni dopo sul sedile posteriore di un’auto sommersa a 120 metri di profondità nel lago di Como, in un luogo noto come “cimitero delle auto”. Le incongruenze sono molteplici: dall’assenza di segni di caduta accidentale al coinvolgimento di una sensitiva nelle ricerche. Sebbene il processo contro l’unico imputato si sia concluso con un’assoluzione, il caso resta avvolto nel mistero, riacceso dal libro del criminologo Enrico Magni. Due storie diverse ma unite dall’ombra del dubbio e dalla ricerca di giustizia. Ascoltalo ora! Le Fonti Edi Copes Chiara Bariffi

BOM #61 – Chi stai imitando? Live on Twitch

Nell’episodio di oggi ci addentriamo in due dei casi criminali più scioccanti mai documentati, caratterizzati da violenza estrema e inquietanti somiglianze con storie di finzione. The Dexter Killer: Mark Twitchell Mark Twitchell, un aspirante regista di Edmonton, si lasciò ossessionare dalla serie Dexter, che racconta le gesta di un serial killer “giustiziere”. Nel 2008, Twitchell trasformò la sua ossessione in realtà, attirando Johnny Altinger nel suo garage con un falso appuntamento su un sito di incontri. Altinger non fece mai più ritorno. Twitchell fu smascherato grazie a un documento denominato SKConfessions, in cui descriveva nei dettagli il piano e l’omicidio. L’episodio esplora la mente di un uomo che ha confuso fantasia e realtà, con tragiche conseguenze. Gli omicidi di Gainesville: Danny Rolling Nel 1990, la città universitaria di Gainesville, in Florida, fu sconvolta da una serie di brutali omicidi. Danny Rolling, soprannominato il “Gainesville Ripper”, uccise cinque studenti in pochi giorni, lasciando dietro di sé una scia di terrore. Le sue vittime furono brutalmente mutilate e posizionate in modi che sembravano voler amplificare l’orrore. Rolling era già collegato a un altro triplice omicidio avvenuto a Shreveport l’anno precedente, e fu catturato grazie a un’incredibile segnalazione e all’analisi meticolosa delle prove. In questo episodio, approfondiamo i dettagli dei crimini, il contesto psicologico dei killer e il modo in cui sono stati catturati. Un viaggio nel lato più oscuro della mente umana. Ascoltalo ora! Le Fonti The Dexter Killer Julie, Tom e Sean Grissom, Sonja Larson, Christina Powell, Christa Hoyt, Tracey Paules, Manuel Taboada, Cassie Jo Stoddard

BOM #60 -Quindi che giorno é oggi?

In questo episodio ci addentriamo in due delle teorie più controverse e bizzarre mai concepite. Time Cube: Nel 1997, Otis Eugene Ray sconvolse l’internet con una teoria pseudoscientifica che ribaltava ogni concetto di tempo e spazio. Secondo Ray, ogni giorno consiste in realtà di quattro giorni che si verificano contemporaneamente. Tra grafici incomprensibili, accuse di complotti accademici e dichiarazioni di essere “l’uomo più saggio sulla Terra”, il Time Cube è diventato un simbolo dell’assurdo nell’era del web. La Teoria del Tempo Fantasma: Heribert Illig propose che circa 300 anni della storia medievale – inclusa l’intera epoca carolingia – siano stati inventati per ragioni politiche. Secondo questa ipotesi, ci troviamo in realtà nel 1728 e il Medioevo è stato un’enorme falsificazione. Tuttavia, osservazioni astronomiche, prove archeologiche e fonti storiche mettono in crisi questa teoria, relegandola nel mondo delle pseudostorie. Due narrazioni, due visioni opposte del tempo, accomunate da un dettaglio: l’umanità sembra incapace di accettare il concetto lineare di passato, presente e futuro. Ascoltate per scoprire come queste teorie hanno influenzato la cultura pop e cosa ci insegnano sul bisogno umano di riscrivere la realtà Ascoltalo ora! Le Fonti Time cube La teoria del tempo fantasma

BOM #60bis – FantaaAaasmi? Live on Twitch

In questo episodio, esploriamo due affascinanti casi di apparizioni soprannaturali legati a storie di inganni, tragedie e giustizia. Il fantasma di GreenbrierNel 1897, a Greenbrier County, in West Virginia, il mistero attorno alla morte di Elva Zona Heaster Shue sconvolse la comunità. La donna fu trovata senza vita nella sua casa, e il caso fu inizialmente archiviato come morte naturale. Tuttavia, la madre di Zona affermò di essere stata visitata dallo spirito della figlia, che le rivelò la verità: era stata assassinata dal marito, Erasmus Shue. La testimonianza della madre portò alla riapertura del caso, alla riesumazione del corpo e alla scoperta di prove cruciali che cambiarono il corso delle indagini. I fantasmi di Hampton CourtDall’altra parte dell’oceano, Hampton Court Palace in Inghilterra è un luogo carico di storia e mistero. Qui, si dice che i fantasmi di Jane Seymour e Catherine Howard, due delle mogli di Enrico VIII, infestino i corridoi del palazzo. Jane appare con una candela accesa nel giorno del compleanno del figlio, mentre le urla strazianti di Catherine risuonano nella Haunted Gallery, dove tentò disperatamente di implorare clemenza al re. Il palazzo è inoltre teatro di avvistamenti della “Grey Lady” e di un’inquietante figura ripresa dalle telecamere di sicurezza nel 2003, conosciuta come “Skeletor”. Due luoghi, due storie incredibili: tra giustizia divina e leggende spettrali, immergiamoci in questi racconti che continuano a far parlare di sé. Non perdetevi questo viaggio nel mistero! Ascoltalo ora! Le Fonti Il fantasma di Greenbrier I fantasmi di Hampton Court